STUDIO DEL
FERTILITÀ MASCHILE

Tecniche diagnostiche
IN COSA CONSISTE LO STUDIO DELLA FERTILITÀ MASCHILE?
Lo studio della fertilità maschile o andrologia può essere fondamentale nei trattamenti per la fertilità e non dovrebbe essere trascurato. Consigliamo di effettuare un buon studio sulla fertilità maschile, poiché può fornire informazioni molto utili nella diagnosi e nelle possibili soluzioni. In base ai primi risultati ottenuti e alla storia pregressa della coppia, potrebbe essere opportuno effettuare studi e test andrologici, funzionali e/o genetici più specifici. In alcuni casi sarà addirittura necessaria una visita da uno specialista dell’apparato riproduttivo maschile, l’andrologo.
TEST CHE SI POSSONO ESEGUIRE
SECONDO LE ESIGENZE DI OGNI CASO

SEMINOGRAMMA
Consiste nello studio del campione di sperma. Lo sperma è una secrezione formata dal plasma seminale, proveniente dalle vescicole seminali e dalla prostata, e dagli spermatozoi (cellule riproduttive maschili prodotte nei testicoli). Lo spermiogramma valuta alcuni aspetti macroscopici dell’eiaculato quali volume, liquefazione, viscosità, pH, agglutinazione, ecc., ma il suo interesse maggiore risiede nello studio microscopico.
I parametri microscopici più rilevanti per lo studio dello sperma sono:
- Concentrazione spermatica : quantità di sperma nel campione
- Motilità degli spermatozoi: valutazione della capacità natatoria degli spermatozoi. A seconda di come si muovono, vengono classificati in diversi gradi:
- Spermatozoi a rapida progressione (grado “a” o +++)
- Spermatozoi a lenta progressione (grado “b” o ++)
- Spermatozoi non progressivi (grado “c” o +)
- Spermatozoi immobili (grado “d”)
- Morfologia degli spermatozoi: gli spermatozoi vengono analizzati in base alla forma e alle dimensioni della testa, della parte centrale e della coda.
La conoscenza di questi parametri di base ci aiuterà a comprendere il potenziale fertile degli uomini, ma è importante sapere che esiste una grande variabilità biologica nella produzione di sperma, anche all’interno dello stesso paziente. Per questo motivo è importante che l’interpretazione dei risultati venga effettuata da uno specialista, poiché la diagnosi ottenuta non garantisce la fertilità. Normalmente, per realizzare uno studio completo e validato, è consigliabile valutare 2 campioni dello stesso individuo con una differenza di 2-3 settimane, per conoscere in modo più rappresentativo la situazione seminale di quella persona.
TEST DI RECUPERO DEGLI SPERMATOZOI MOBILE (TEST REM)
Consiste nell’eliminare il plasma seminale, gli spermatozoi con poca o nessuna mobilità e quelli con scarsa morfologia e, dall’altro lato, nel recuperare e concentrare la popolazione di spermatozoi con buona mobilità e morfologia.
Questo test consente di valutare l’efficacia del recupero di spermatozoi di buona qualità da un eiaculato e quindi di stabilire il trattamento di riproduzione assistita più appropriato in base al numero di spermatozoi recuperati.
Se il numero totale di spermatozoi progressivi recuperati è superiore a 5 milioni, sarà possibile realizzare l’inseminazione artificiale con tutta la sua efficacia, sempre che questa tecnica terapeutica sia indicata. Se il numero di spermatozoi recuperati è inferiore a 5 milioni, il trattamento indicato sarà la fecondazione in vitro .


CONTROLLO FIVET
Nel Controllo FIV si esegue la stessa procedura del Test REM e, inoltre, il campione trattato ottenuto viene analizzato entro 24 ore per valutare la sopravvivenza dello sperma e verificare che non vi sia contaminazione batterica. Nel caso in cui si osservi una contaminazione batterica, verrà eseguita una coltura seminale su un nuovo campione e verrà eseguito un antibiogramma per determinare se è necessario indicare la somministrazione di uno specifico antibiotico a lungo termine (10-21 giorni) prima di effettuare qualsiasi tipo di trattamento.
PESCI – STUDIO GENETICO DEGLI SPERMATOZOI
La FISH (ibridazione fluorescente in situ) è una tecnica citogenetica che consente di quantificare il numero di cromosomi presenti in uno spermatozoo marcandoli con una sonda fluorescente. Per essere geneticamente normale, lo sperma deve avere 23 cromosomi, cioè una sola copia di ogni cromosoma (le cellule non riproduttive del corpo umano hanno 46 cromosomi). L’obiettivo di sapere se gli spermatozoi contengono il numero corretto di cromosomi è determinare se il processo mediante il quale si formano gli spermatozoi, la meiosi, è corretto e quindi se questi sono spermatozoi in grado di fornire le corrette informazioni genetiche all’embrione che generano. È noto che alterazioni nel numero di cromosomi negli spermatozoi possono causare sterilità e infertilità.
Solitamente questo studio comprende l’analisi di 5 cromosomi (13, 18, 21, X e Y) che sono quelli che presentano più frequentemente alterazioni.
Indicazioni:
- Alterazioni moderate e/o gravi dello sperma
- Uomo con cariotipo alterato
- Aborti ripetuti
- Sterilità di origine sconosciuta
- Fallimenti di fecondazione in vitro
Interpretazione dei risultati:
Quando a un uomo viene diagnosticata una FISH alterata, significa che ha una percentuale di spermatozoi con un numero anomalo di cromosomi (con più o meno cromosomi) rispetto a una popolazione di controllo fertile. Ciò, a sua volta, significa che questi spermatozoi generano più frequentemente embrioni con alterazioni cromosomiche che hanno una bassa probabilità di impianto e, d’altra parte, un’alta probabilità di aborto. In questi casi si raccomanda di effettuare una diagnosi genetica preimpianto (PGD) associata alla fecondazione in vitro per selezionare, per il trasferimento nell’utero materno, solo gli embrioni cromosomicamente normali.


STUDIO DELLA FRAMMENTAZIONE DEL DNA NEGLI SPERMATOZOI
Affinché uno spermatozoo abbia un buon potenziale fertile, deve contenere materiale genetico intatto e stabile al momento della fecondazione; in caso contrario, genera embrioni di bassa qualità che hanno meno probabilità di rimanere incinti e portano ad aborti più frequenti.
Sono diverse le cause che provocano la frammentazione del DNA spermatico: aumento della temperatura testicolare (indossare abiti attillati, febbre o varicocele); presenza di molecole ossidanti nello sperma; alterazioni metaboliche (in caso di sovrappeso o diabete); uso di determinati farmaci, età avanzata (oltre i 45 anni), abitudini tossiche (tabacco, alcol…).
Quanto più alto è l’indice di frammentazione del DNA dello sperma, tanto minore è la capacità fecondante di quell’individuo.
0-15% Frammentazione – Valori nei limiti normali
15 %-30% Frammentazione -Aumento della frammentazione
+30% Frammentazione – Capacità di fecondazione compromessa
La misurazione della frammentazione del DNA fornisce ai medici informazioni molto preziose per indicare trattamenti con antiossidanti o l’applicazione terapeutica di MACS o FERTILE per la selezione di spermatozoi non frammentati da un campione di sperma nello stesso trattamento di fecondazione in vitro .
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